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NO all’omofobia, Sì alla libertà di amare
NO all’omofobia, Sì alla libertà di amare
Data pubblicazione: 17 maggio 2022
Il 17 maggio ricorre la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, per dire basta a pregiudizi, violenza e discriminazioni. Una giornata dedicata a ricordare quanto il rispetto dei diritti della persona e la salvaguardia delle libertà fondamentali non siano ancora, nel 2022, così scontati. Ecco come nasce questa ricorrenza e come viene festeggiata in Italia.
Studio e Formazione - Volontariato e Sociale - Eventi

“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali (…).”
Il 17 maggio 2022, come tutti gli anni dal 2004 in poi, ricorre la Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, per ricordare e affermare che:
lo strumento migliore per contrastare l’omo-bi-transfobia è il dialogo, ovvero incontro e conoscenza di quello che viene percepito come diverso
la società intera e le istituzioni devono impegnarsi attivamente affinché pregiudizi, violenze e discriminazioni abbiano fine
l’omofobia, la bifobia e la transfobia sono delle paure irragionevoli e immotivate, frutto di stereotipi e pregiudizi.
Una giornata per dire No all’omofobia e Sì alla libertà di amare.
L’acronimo stesso LGBTQIA+ è il risultato di una storia fatta di identificazione e affermazione di varie minoranze sessuali che, non identificandosi con gli standard di binarismo di genere ed eterosessualità, hanno dato vita a una comunità variegata, in grado di accogliere l’identità unica di ogni individuo.
Infatti, le prime quattro lettere dell’acronimo stanno per Lesbiche, Gay, Bisessuali e Transgender. A queste si sono aggiunte, nel tempo, Queer (coloro che non si identificano in una specifica “etichetta”), Intersex (Intersessuali) e Asessuali. Mentre il + al termine dell’acronimo sta a rappresentare tutte le altre minoranze.
17 maggio - data storica per il mondo LGBTQIA
Come mai proprio questa data?
Il 17 maggio 1990 fu una data storica per la comunità LGBTQIA+: quel giorno, l’omosessualità fu ufficialmente rimossa dalla lista internazionale delle malattie mentali.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità riconobbe finalmente che l’orientamento sessuale non è affatto una “patologia”, ma fa semplicemente parte dell’identità di ogni individuo.
Così, nel 2004 si svolse la prima Giornata internazionale contro l’omofobia, la bifobia e la transfobia, e dal 2007 l’UE e l’ONU istituirono il 17 maggio come data ufficiale per le celebrazioni.
I giovani contro la violenza di genere
Da quel momento, per questa ricorrenza ogni anno vengono organizzati eventi e attività in tutta Europa. In Italia, il MIUR esorta docenti e scuole a sensibilizzare i propri studenti su questo tema, approfondendo argomenti quali la lotta alle discriminazioni e il rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali.
È proprio dai giovani come te, infatti, che c’è bisogno di ripartire. Sensibilizzare ed educare al rispetto dell’altro è una condizione imprescindibile per dare vita a una società libera, che accoglie l’unicità dell’individuo invece di discriminare, allontanare o perseguitare.
Questi obiettivi e tanti altri fanno parte dell’Agenda ONU 2030, l’appuntamento con il futuro a cui non puoi mancare! Scopri di più sui 17 obiettivi globali di sviluppo sostenibile.
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